Shiban città di terra e di memoria Sulla via dell'incenso in Yemen

Archeologia Viva n. 12 – luglio/agosto 1990
pp. 32-45

di Pietro Laureano

Nello Yemen del Sud fra alte montagne e deserti infuocati si trova la città dei grattacieli di terra delle essenze e degli aromi dell’incenso bruciato agli dei

Ai margini estremi del mondo degli antichi la sacra terra delle spezie e degli aromi: l’Arabia Felix di Erodoto e di Tolomeo, il paese di origine delle preziose essenze bruciate sugli altari degli dei. Alle calde latitudini subtropicali la regione, costituita dalla banda meridionale della Penisola Arabica, si bagna nel mar Rosso e nell’Oceano Indiano.

Formata da alte montagne e protetta da deserti invalicabili, ha rappresentato per secoli un enigma ed è rimasta quasi sconosciuta fino alle epoche più recenti. Se attualmente la parte nord-occidentale, la Repubblica Araba dello Yemen con la sua capitale San’a, è meta di viaggi organizzati, tutta l’area sud-orientale, la Repubblica Democratica e Popolare dello Yemen, è rimasta chiusa sia agli operatori turistici che alla gran parte degli studiosi e ha conservato intatti i suoi segreti.

 

Forze titaniche, sprigionate dalla collisione dei continenti nella loro lenta e inesorabile deriva, forgiarono questa terra, determinando i fattori che contrastano la desertificazione e le condizioni primarie che hanno permesso all’uomo di realizzare l’Arabia Felix.

In epoche geologiche i movimenti delle zolle continentali lacerarono lungo la faglia della Rift Valley lo zoccolo africano e lo spinsero verso la piattaforma asiatica.

Cominciò così il sollevamento tettonico dell’Arabia meridionale che, insieme a violente esplosioni vulcaniche, originò imponenti massicci montuosi.

Tuttora queste terre ricevono occasionalmente abbondanti piogge e alimentano una possente rete idrografica che, pur ridotta ormai allo scheletro inaridito delle grandi alluvioni del passato, struttura il meridione della Penisola Arabica. […]