Gli Umbri: gens antiquissima Italiae Prima di Roma

Archeologia Viva n. 12 – luglio/agosto 1990
pp. 24-31

di Laura Bonomi Ponzi

Gli Umbri sono stati riconosciuti come uno dei popoli più antichi della Penisola

Una cultura di grande interesse che solo negli ultimi decenni è stata adeguatamente studiata

Gli studi e le ricerche condotti soprattutto nell’ultimo trentennio in tutta l’Italia centro-adriatica hanno restituito un’identità concreta agli Umbri, gens antiquissima Italiae, come li definì Plinio il Vecchio.

Questa popolazione indoeuropea, concordemente riconosciuta dalle fonti storiche come una delle più antiche d’Italia, occupava un territorio assai vasto, che, secondo Erodoto, giungeva fino alle Alpi, comprendendo originariamente anche il paese dei Tirreni.

Secondo Strabone l’Umbria confinava con la Tirrenia e andava dall’Appennino all’Adriatico, verso nord giungeva fino a Ravenna, che era di origine umbra, mentre a sud il confine era rappresentato dal fiume Esino, antico Aesis.

Altri autori, soprattutto Plinio, danno notizie essenzialmente sul territorio umbro quale appariva al loro tempo, ricordandone le principali città.

Alle lacune delle fonti si cerca comunque di supplire con i dati archeologici forniti da ricerche sistematiche e approfondite.

È così possibile tracciare per grandi linee la storia del popolamento del territorio umbro e ricostruirne l’organizzazione economica, politica, sociale e culturale. […]