Dalla villa di Ovidio al santuario di Ercole Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 13 – settembre/ottobre 1990
pp. 60-65

di Rosanna Tuteri

Sulle falde del Monte Morrone presso Sulmona in Abruzzo si alternano vari insediamenti antichi fino alla creazione di un monumentale santuario dedicato a Ercole Curino fulcro della romanizzazione di tutto il territorio peligno

Edificato sul versante occidentale del Monte Morrone, in posizione dominante sulla Valle Peligna e sui centri sottostanti, il santuario di Ercole Curino aveva da sempre “sofferto” di una sorta di isolamento archeologico, determinato dal fatto di essere, prima ancora della sua scoperta nel 1957, l’unica emergenza macroscopica nella fascia pedemontana del territorio.

Un insediamento circostante, conosciuto dalle fonti ma finora mai localizzato con precisione, era stato definito dai ritrovamenti di una vasta necropoli e dai ruderi di una villa, non ancora studiati a fondo.

Recenti rinvenimenti inoltre potrebbero gettare nuova luce su altri aspetti finora non emersi. Strutture murarie, reperti e stratificazioni, riferibili probabilmente a un abitato coevo al santuario, sono stati identificati al limite tra la montagna e la pianura, a circa 300 metri sotto le massicce rovine del luogo di culto. La zona archeologica di Monte Morrone si sta così rivelando con il passar del tempo quanto mai fertile e complessa.

I rilievi geologici della zona hanno mostrato la presenza di deformazioni tettoniche ancora attive, legate a eventi paleosismici che hanno interessato più volte l’area del santuario.

Nell’età pre e protostorica è accertata durante il Paleolitico la prima presenza umana sul Monte Morrone, mentre risalgono all’Eneolitico alcuni reperti raccolti lungo la fascia pedemontana.

Un insediamento di capanne della prima età del Bronzo testimonia invece una frequentazione stabile della zona che, in epoche successive, fu abitata secondo un’organizzazione territoriale sparsa per pagi e vici, in cui i santuari come quello di Ercole costituivano un fattore di aggregazione. […]