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*Non tutti sanno che…


Obái
Villaggi in cui nel territorio di Sparta è distribuita la popolazione, definendo così i diversi livelli di cittadinanza.

Obelisco
Pilastro in pietra a sezione quadrata e terminazione pirami­da­le, spesso inciso con geroglifici ed eretto a scopo religioso e monumentale in età egizia. Deriva dalla primitiva pietra sacra benben, adorata a Heliopolis e considerata la prima manifestazione di Atum; gli obelischi (in egizio tekhen) rappresentano dunque l’ultima evoluzione di un antico culto dei monoliti e sono simboli solari.

Òbolo
Moneta greca d’argento pari alla terza parte della dracma.

Occhio-ugiat
Nella civiltà egizia rappresentazione dell’occhio di Horus (figlio di Iside e Osiride) con cui il faraone si identifica, rigenerato e perciò dotato di proprietà apotropaiche e salutari. Gli occhi di Horus sono stati strappati da Seth durante la lotta per il potere re­gale e poi ricomposti dal dio della scrittura Thot.

Ocra
Sostanza naturale di colore rosso o rosso-bruno formata da argilla e ossido di ferro e usata nell’antichità come colorante.

Odeon
Piccolo teatro coperto usato per musiche e danze.

Odoacre
Generale di origine barbarica al servizio dell’imperatore d’Occidente, fu a capo della ribellione delle milizie barbariche contro il patrizio Oreste (467). Deposto l’imperatore Romolo Augustolo e divenuto di fatto signore dell’Occidente, fu sconfitto dagli Ostrogoti dopo quattro anni di lotte (489-493) e fatto uccidere da Teoderico.

Offerente
Personaggio maschile o femminile in atto di offrire un dono alla divinità.

Ogamico
Alfabeto celtico usato in Irlanda, Scozia, Galles nei primi secoli della cristianizzazione. Il sistema si basa su brevi righe tracciate perpendicolarmente o obliquamente rispetto a una linea verticale di riferimento. Prende il nome da una figura medievale semileggendaria, Ogma, forse “erede” dell’antico Ogmios, a sua volta corrispondente celtico del greco Eracle.

Óikos
Nell’antica Grecia nucleo familiare con le sue proprietà, cellula di base della società, ma anche termine che indica sia la casa greca che qualsiasi stanza al suo interno.

Oinochóe
Brocca greca panciuta con ansa verticale e bocca spesso a tre lobi usata per versare il vino dopo averlo attinto dal cratere.

Olimpiadi
Gare sportive nell’ambito delle celebrazioni religiose tenute ad Olimpia ogni quattro anni e a cui partecipa tutto il mondo ellenico.
• Sistema di datazione in uso presso greci e romani che parte dalla prima Olimpiade, datata al 776 a.C., e procede di quattro anni in quattro.

Olla
Grande recipiente fittile o metallico molto capiente, senza piede, con o senza anse usato in cucina come contenitore da fuoco o anche come urna cineraria.

Olocene
Seconda e ultima fase geologica del Quaternario iniziata 12.000 anni fa nella quale viviamo tuttora.

Olocene (o Postglaciale)
Inizia intorno a 10.000 anni fa ed è il periodo nel quale si verificano profondi mutamenti climatici che sono la premessa del clima e dell’ambiente attuali. I fenomeni più macroscopici sono: graduale scioglimento delle calotte glaciali alle basse latitudini, innalzamento del livello marino, espansione della copertura forestale alle medie latitudini, maggiore diffusione di specie animali e vegetali di clima temperato che soppiantano le specie di clima freddo e arido. Nell’area indagata corrisponde a due successive fasi del popolamento (Early e Late Acacus).

Olpe
Vaso greco allungato con ansa e bocca rotonda per versare il vino o per contenere oli e profumi. Nella sua forma classica presenta collo stretto, corpo globulare o piriforme ed una ansa.

Oncia
Unità di peso di età romana (uncia) corrispondente a circa 27 grammi.

Oneraria
Grande nave da trasporto commerciale d’età romana a vele quadrate.

Ònfalo
Dal gr. omphalós, ‘ombelico’, pietra conica situata nel tempio di Apollo a Delfi, considerata dai greci il centro del mondo.

Oniromanzia
Arte divinatoria che consiste nel prevedere il futuro attraverso l’interpretazione dei sogni. Insieme all’epatoscopia (divinazione attraverso lo sguardo delle interiora di un animale sacrificato) e all’astrologia (divinazione attraverso l’osservazione dei cambiamenti nel cielo) è fra le più antiche e usate tecniche divinatorie in Mesopotamia.

Opera ciclopica
Muro realizzato con massi di grandi dimensioni (ciclopici).

Opera isodoma
Muratura costruita con pietre squadrate ben lavorate, poste in opera a filari regolari; in ambito nuragico i blocchi sono spesso saldati da colate o grappe di piombo.

Opera viva o carena
Parte immersa dello scafo di una nave.

Oplìta Fante con armatura pesante, armato di scudo e lunga lancia che costituiva il nerbo delle falangi di età arcaica e classica.

Oplomaco
v. Hoplómachos.

Oppidum
Insediamento d’altura fortificato d’età romana. Con questo termine sono definiti da Cesare anche gli insediamenti dei popoli gallici.

Opus/Opera
Termine indicante in modo generico una tecnica costruttiva.
Opus africanum: muratura composta da catene verticali di blocchi, che costituiscono gli elementi portanti della struttura, collegate da file orizzontali di pietre più piccole. Il nome deriva dal luogo d’origine, l’Africa settentrionale, da cui poi è stata diffusa dai Cartaginesi in Sicilia e in Italia meridionale.
Opus caementicium: muratura costituita da frammenti di pietre legati da abbondante malta di calce, spesso usata come nucleo di murature di cui è previsto un rivestimento esterno.
Opus craticium: muratura leggera a telai lignei riempiti da argilla mista a paglia, pietre e laterizi con o senza zoccolo in pietra e intonaco usata soprattutto per tramezzi interni.
Opus incertum: muratura costituita da piccole pietre approssimativamente quadrangolari legate da malta e messe in opera in filari irregolari.
Opera isodoma: muratura costruita con blocchi di un unico modulo regolarmente ordinati con la faccia maggiore a vista (“per taglio”) in corsi fra loro uguali e con la linea dei giunti che cade pressoché al centro del blocco del filare sottostante.
Opus latericium: muratura costituita dalla messa in opera di mattoni crudi (lateres per l’architetto Vitruvio) le cui tracce, seppur usata comunemente, sono oggi scomparse.
Opus mixtum: muratura costituita da più tecniche costruttive, alternate in filari o divise in specchiature, di solito composta da materiali diversi (laterizi e pietre) e dotata di rivestimento esterno.
Opus poligonale: muratura a secco costituita da grossi blocchi regolarmente squadrati spesso impiegata per le mura cittadine, terrazzamenti e basamenti.
Opus quadratum: muratura composta da blocchi quadrangolari disposti in filari regolari.
Opus quasi reticulatum e reticulatum: muratura costituita da piccole pietre di forma piramidale, con la base a facciavista e il vertice a far presa nella malta, disposte in filari quasi regolari nell’opus quasi reticulatum e inclinati di 45° sul piano nel reticulatum.
Opus sectile: rivestimento pregiato costituito da tarsie marmoree colorate tagliate con seghe (da cui il nome) e messe in o­pe­ra in modo da riprodurre disegni geometrici o scene figurate.
Opus signinum: v. Cocciopesto.
Opus spicatum: tecnica di rivestimento pavimentale costituita da mattoni alloggiati di taglio e disposti a spina di pesce.
Opus tessellatum: (v. Tessera) Pavimento con quadratini o dadi (tesserae) in pietra e altri materiali (vitrei, fittili ecc.), di dimensioni uguali nell’ambito della stessa supeficie, disposti a formare un disegno.
Opus testaceum: muratura costituita dalla messa in opera di mattoni cotti di forma quadrata e di diverse dimensioni (bessales, sesquipedales, bipedales) usati interi o divisi in elementi rettangolari o più spesso triangolari.
Opus vermiculatum: v. Tessera.
Opus vittatum: muratura costituita da blocchetti parallelepipedi della stessa altezza legati da malta e disposti su filari regolari.

Orchestra
Lo spazio (semicircolare o circolare) compreso fra scena e cavea, dove, nel dramma antico, agiva il coro.

Ordinata
Elemento ligneo trasversale al guscio di un nave, che costituisce l’ossatura dello scafo.

Orfismo
Movimento religioso e filosofico nato nel VI sec. a.C., la cui fondazione era fatta risalire a Orfeo, mitico poeta ed eroe della Tracia, secondo la tradizione vissuto prima di Omero. Caratterizzato da una concezione dualistica tra l’anima umana, di origine divina, e il corpo, inteso come una prigione da cui ci si libera con pratiche ascetiche e riti purificatori.

Oricalco
Lega di rame e zinco usata per fabbricare strumenti musicali.

Orientalizzante
Fase dell’arte greca che va dal VII alla metà del VI sec. a.C. caratterizzata dalla presenza di molti manufatti importati dall’Oriente e poi localmente imitati.
• Fase artistica e culturale della civiltà etrusca caratterizzata da influenze elleniche, egee e fenicie (VIII-VII sec. a.C.).

Orizzonte culturale
Insieme di elementi archeologici o di arte rupestre con caratteristiche specifiche, che può essere identificato con un periodo archeologico o con una fase culturale.

Ortòstato
Lastra rettangolare in pietra perpendicolare al piano di inserimento.

Oscillum
Lastra marmorea finemente scolpita, appesa a decorazione degli intercolumni dei peristili (cortili circondati da porticati).

Ossidiana
Vetro vulcanico formatosi dal rapido raffreddamento del magma, usato nella preistoria per fabbricare strumenti taglienti.

Ostium
È l’ingresso della casa romana, attraverso cui si accede a un cor­ridoio (fauces), a metà del quale si apre la vera e propria porta di casa (ianua).

Ostracismo
Condanna di un cittadino ateniese all’esilio dalla città dopo la decisione dell’assemblea che ne ha scritto il nome sopra un coccio (óstrakon).

Óstrakon
Parola greca che designa i pezzi di coccio (talvolta di pietra) provenienti da vasi, stoviglie in terracotta, comunemente usati per le necessità domestiche. Abbondanti e disponibili ovunque a costo zero, servivano per scrivere brevi appunti. Soprattutto dall’antico Egitto, provengono migliaia di ostraka che riportano conti, liste, ricevute fiscali, esercizi di scuola, schizzi. Frammento di vaso fittile usato come materiale scrittorio. In Egitto il termine si estende anche ad altri materiali come le schegge di calcare.

Otium
Il riposo dalle preoccupazioni e dagli affari, inteso non come il “dolce far niente” dell’ozio moderno, quanto come opposto al negotium (nec otium), cioè l’occupazione, l’attività pratica del la­voro.

Ovulo
Elemento decorativo ripetuto nelle modanature dalla forma di uovo entro un guscio.

Ozièri (cultura di)
Cultura neolitica sviluppatasi in Sardegna nota per i villaggi privi di mura e le tombe rupestri.