Libia d’antan: “pace” arte e architettura anni Trenta A proposito di...

fascismo e archeologia libia

Archeologia Viva n. 180 – novembre/dicembre 2016
pp. 66-70

di Ettore Janulardo

Nei disegni tranquillizzanti dell’artista Marcello Dudovich troviamo le immagini di una terra conquistata che il regime fascista volle “normalizzare” al punto di proporla come un’invidiabile meta turistica

Nel clima nazionalistico del primo Novecento, dopo aver approntato un contesto diplomatico favorevole con Francia e Gran Bretagna, Giovanni Giolitti procede all’occupazione della Libia settentrionale, che viene sottratta al controllo ottomano con la guerra italo-turca (1911-1912; Trattato di Losanna del 18 ottobre 1912).

Cirenaica e Tripolitania, cui si aggiungerà il Fezzan, costituiscono le prime aree della Libia italiana, le cui frontiere nel corso dei decenni arriveranno a quelle attuali.

Ma il controllo del Paese è per molto tempo più teorico che reale, sia per l’impegno militare dell’Italia nella Grande guerra (1915-1918) sia per l’accanita resistenza locale, soprattutto in Cirenaica.

Nel 1922 il governo Facta, nell’ambito di una campagna militare per riportare la fascia costiera libica sotto il controllo italiano, riconquista Misurata.

Governatore della Tripolitania fino al 1925, Giuseppe Volpi, nominato Conte di Misurata, dà il via a nuove operazioni che conducono anche alla conquista di Garian.

E il governo Mussolini fa dell’effettivo controllo della Libia una questione centrale della politica italiana di potenza mediterranea.

I Governatori della Tripolitania De Bono e Badoglio, fino al 1933, e i Governatori della Cirenaica, fino a Rodolfo Graziani, s’impegnano a “pacificare”, anche con metodi e repressioni feroci, il territorio della colonia nordafricana.

Dopo l’allestimento di campi di concentramento, l’uso di gas e decine di migliaia di vittime dovute in particolare all’azione di Graziani, la “pacificazione” viene considerata conclusa con l’impiccagione nel settembre 1931 del cirenaico ‘Omar al-Mukhtar, che aveva guidato la guerriglia anticoloniale. […]