Alessandria: un tempio per Cleopatra Egittologia

alessandria d'egitto nuove scoperte archeologiche

Archeologia Viva n. 181 – gennaio/febbraio 2017
pp. 32-39

di Marie-Cécile Bruwier, Nicolas Amoroso e Marco Cavalieri

Gli scavi condotti dal Museo belga di Mariemont ad Alessandria d’Egitto stanno portando alla identificazione di un grande complesso monumentale del periodo tolemaico

È noto come la conoscenza della più famosa città voluta da Alessandro Magno, l’Alexandrea ad Aegyptum di cui parlano le fonti, fondata sul delta del Nilo, sia ben lungi dall’essere completata.

L’eccezionale e per certi versi incontrollato boom edilizio moderno e la stessa collocazione della città in un ambiente lagunare e paludoso, certamente sfavorevole alla conservazione del sito antico, hanno profondamente trasformato nei secoli il volto dell’area urbana, facendo sì che anche i monumenti più illustri, come la famosa Biblioteca o il Faro, siano ancora oggetto di continue indagini, peraltro non sempre risolutive per la ricomposizione dell’antica topografia.

Forse un tempio dedicato a Cleopatra assimilata a Iside che in età greco-romana era la più amata delle divinità nella terra del Nilo

In questa spasmodica ricerca sulla capitale dei Tolemei, una missione belgo-francese-egiziana da anni è concentrata nel tentativo di ricostruire la natura e l’aspetto di un ampio settore orientale esterno alle antiche mura, nell’attuale quartiere di Smouha, laddove le descrizioni dei viaggiatori dei secoli scorsi e le più recenti indagini archeologiche documentano le tracce di un tempio la cui natura monumentale è attestata dai resti architettonici e dall’apparato scultoreo, forse risalente alla fine dell’età lagide, ovvero al regno di Cleopatra VII (51-30 a.C.), la più famosa regina d’Egitto. Su Archeologia Viva diamo ora conto di questa ricerca, condotta dal Musée royal de Mariemont, in Belgio, in collaborazione con ricercatori e docenti dell’Université catholique de Louvain.

La missione del Musée royal de Mariemont ad Alessandria d’Egitto si è conclusa dopo diversi anni di ricerche. Grazie alla collaborazione del Consiglio supremo delle Antichità egizie e del Centre d’Études alexandrines (CEAlex), le indagini si sono concentrate, come abbiamo accennato, nella zona del quartiere moderno di Smouha, un sobborgo orientale della città.

Il sito, conosciuto già dal XVIII secolo, solo a partire dal 2008 è stato oggetto di scavi condotti sulla base di attenti studi topografici. In precedenza, le uniche testimonianze si basavano su alcuni frammenti di statue colossali, oggi divisi tra il Museo di Mariemont e il Museo greco-romano di Alessandria. Le indagini hanno dato brillanti risultati documentando i resti di un tempio monumentale di età greco-romana che aggiungono un importante tassello alla conoscenza dell’antica Alessandria. […]