Alfredo Castiglioni: la vita fra avventura e ricerca Personaggi

Alfredo Castiglioni: la vita fra avventura e ricerca

Archeologia Viva n. 177 – maggio/giugno 2016
pp. 70-73

di Piero Pruneti, Angelo Castiglioni e Alessandro Roccati

Un’esistenza spesa nell’elaborazione di progetti dedicati alla scoperta dell’uomo in tutte le sue dimensioni…

… e ogni volta con l’umiltà di non sostituirsi ai grandi esperti che venivano coinvolti

I grandi uomini (o donne), quelli che siamo abituati a sentire dentro di noi perché ci comunicano qualcosa di vitale – attori, scrittori, scienziati, pensatori… –, ci aspettiamo che siano eterni. La loro scomparsa ci coglie sempre di sorpresa.

Non crediamo che debbano fare la fine di tutti. Specialmente quando si tratta di personalità progettuali, sempre lanciate verso un mondo nuovo da costruire. Il futuro è l’essenza della vita.

Chi può farne a meno? Così ci sono persone che questa dimensione sanno interpretarla meglio di altre imprimendole una forte carica simbolica.

E così era Alfredo Castiglioni, morto all’improvviso la sera del 14 febbraio scorso alla fine di una consueta lunga giornata di lavoro dedicata ai progetti in corso in Eritrea.

O meglio, dedicata ai loro progetti, perché Alfredo, al pari del gemello Angelo, non è vissuto di vita propria, ma in simbiosi stretta con il fratello, quello che la mattina presto mi ha dato la notizia: «Se n’è andata una metà di me».

Ho confuso il loro aspetto e i loro modi per molti anni e ho dovuto fare un certo sforzo per capire chi era partito e chi era rimasto. Nella vita si sono scambiati tutto e ho avuto la sensazione che per quei due non ci sarebbero stati problemi, potendo, a scambiare se stessi un’ultima volta per ingannare la morte. […]