Incontro con Francesco D’Andria La voce della storia

Francesco d'andria intervista storia e archeologia

Archeologia Viva n. 184 – luglio/agosto 2017
pp. 79-79

Intervista di Ilaria Romeo
A cura di Giulia e Piero Pruneti

«A Hierapolis di Frigia la missione archeologica italiana ha espresso il meglio di quanto il nostro Paese può dare in termini di collaborazione scientifica e tecnologica»

«Presenza italiana all’estero: “Chi dà la moneta suona il fischietto…”»

«Gioie e dolori del turismo di massa in un sito magnifico – Sensazionali scoperte sempre accompagnate da accurati restauri»

Incontriamo uno degli archeologi italiani più famosi e impegnati negli ultimi decenni in Italia e all’estero. Una conversazione semplice e cordiale, com’è nello stile del personaggio (raccolta da una sua ex collega all’Università del Salento, ora docente di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all’Università di Firenze – ndr). Francesco D’Andria ha lasciato lo scorso anno la Missione archeologica italiana a Hierapolis di Frigia (Turchia), ora diretta da Grazia Semeraro dell’Università del Salento.

Con questa intervista Archeologia Viva vuole celebrare un quindicennio abbondante di sviluppo delle ricerche hierapolitane svoltesi proprio sotto la direzione del professor D’Andria, dove fin dall’inizio sono stati messi in campo quei principi di interdisciplinarietà e attenzione globale alle testimonianze materiali ai quali oggi s’ispira pubblicamente l’archeologia italiana. I risultati sono confluiti nella regolare pubblicazione di imponenti edizioni di scavo e volumi monografici che hanno radicalmente trasformato la conoscenza di questo straordinario sito dell’antica Anatolia. […]