Archeologia Viva n. 185 – settembre/ottobre 2017
pp. 62-67
di Luigi Rafanelli
Il Museo di Vetulonia propone una mostra “esperienziale” con atmosfere e reperti da Pompei capaci di raccontare quella che Seneca definì appunto… “l’arte di vivere”
La mostra in corso a Vetulonia “L’Arte di Vivere al tempo di Roma” (fino al 5 novembre 2017, a cura di Simona Rafanelli) è un evento emozionale destinato a rimanere memorabile.
Protagonista è Pompei, nelle cui fastose domus si può compiere un viaggio esclusivo nel tempo per riscoprire usi, costumi e aspetti della vita quotidiana. Per ridare vita a quel mondo fermatosi sotto le ceneri del Vesuvio, nel Museo archeologico “Isidoro Falchi” si è ricostruita parzialmente una domus pompeiana.
Al suo interno, negli spazi abitativi ricreati e destinati alle funzioni domestiche, si svolge una narrazione che indaga sui temi legati alla natura, all’ambiente, all’educazione dei giovani, al modo di vivere, ma anche all’interiorità, al pensiero, alla filosofia e alle arti, che apre prospettive nuove sulla cultura materiale e sulla mentalità dei Romani.
Lo spaccato della domus riproposta – con pezzi e capolavori assoluti messi a disposizione dal Museo archeologico nazionale di Napoli – è suddiviso in vari ambienti dedicati che, seguendo i canoni planimetrici delle abitazioni del tempo, assumono i nomi originari e rappresentano anche le stesse funzioni, ma contengono già all’interno una classificazione delle più importanti forme d’arte; nelle stanze che si aprono sull’atrium, il design domestico e, nel tablinum (l’ambiente di rappresentanza), la scultura e la pittura parietale. […]