La gente di Pava: vita e morte nel Medioevo Dentro lo scavo

La gente di Pava: vita e morte nel Medioevo

Archeologia Viva n. 172 – luglio/agosto 2015
pp. 66-72

di Stefano Campana, Cristina Felici, Gino Fornaciari, Valeria Mongelli e Angelica Vitiello

Le ricerche che da oltre un decennio vengono condotte nel Senese sul sito della chiesa di San Pietro in Pava e in particolare sull’annessa area riservata per diversi secoli alla sepoltura della gente del luogo consentono di ricostruire “in diretta” un vivace scorcio dell’età medievale

Dopo una evanescente fase etrusca della metà del IV a.C., lo scavo archeologico di Pava, iniziato nel 2004 nel territorio di San Giovanni d’Asso, piccolo comune della provincia di Siena al confine settentrionale della Val d’Orcia, ha messo in luce le tracce di una grande villa della medio-tarda età imperiale (II-IV sec. d.C.) sulla quale si imposta, tra fine V e inizi del VI secolo, una grande chiesa (32 m di lunghezza per 20 di larghezza), orientata est-ovest, con due absidi contrapposte.

All’interno si trovavano un banco e un recinto presbiteriale colonnato, un endonartece tra la navata e la conca absidale ovest (all’interno della quale probabilmente si veneravano delle reliquie).

A nord è situata una vasca battesimale circolare a immersione racchiusa in un’abside. Per questo tipo di edificio non esistono precisi confronti nella Penisola; piuttosto il panorama di riferimento è l’ambito mediterraneo, in particolare il Nordafrica e, per alcuni caratteri interni, la zona nordadriatica di Aquileia.

La vita della chiesa dai primordi della Cristianità delle campagne

L’edificio paleocristiano di Pava è una struttura imponente, che supponiamo fondata da un vescovo allo scopo di evangelizzare il territorio e marcarne il possesso. In una fase d’incertezza dovuta agli anni della guerra greco-gotica la chiesa vive una fase di crisi. Tanto che, fra il 537 e il 541, forse per salvarlo da un pericolo, nell’abside si seppellisce un consistente tesoretto di ventisei monete in oro e argento emesse da re goti (tranne una di Giustiniano).

Si tratta di un ritrovamento eccezionale, per lo stato di conservazione e per la rarità dei pezzi. Dopo questa fase critica la chiesa vive un momento di rinascita, a partire dalla seconda metà del VII secolo, quando un gruppo sociale eminente provvede alla sua ristrutturazione. Gli esponenti di questo gruppo sociale iniziano a farsi seppellire intorno e (in un caso) all’interno dell’edificio. […]