Archeologia Viva n. 187 – gennaio/febbraio 2018
pp. 78-80
Intervista di Giulia e Piero Pruneti
«Nel Medioevo erano abituati alle convenzioni delle immagini: noi le dobbiamo recuperare»
«Francesco fu fonte di imbarazzo per la sua volontà di difendere l’intransigenza della Regola
«Le stimmate? Una questione complessa…
«Le suore hanno provocato e potenziato il mio senso critico»
«Bambini nel Medioevo: quanta sofferenza!»
Una grande studiosa del Medioevo e di storia della Chiesa e, in più, animata da una passione, quella di comunicare lo spirito profondo di un’epoca, così come traspare dai testi, dai reperti e dalle immagini, in una sorta di triangolazione che ne consente una lettura a tutto tondo, in 3D come si dice oggi…
In questa ricerca Chiara Frugoni – lo stesso nome di una delle “sue” sante più ammirate – ha trovato una figura ideale di riferimento, Francesco d’Assisi, a cui ha dedicato una parte consistente della propria indagine storica.
Ha insegnato Storia medievale, prima all’Università di Pisa, a Parigi, e poi a Roma Tor Vergata, fino al Duemila, quando ha rassegnato volontariamente le dimissioni per dedicarsi interamente alle sue ricerche e alle pubblicazioni.
Davvero notevole la produzione editoriale, significativa già nei titoli […]. A un certo punto dell’intervista Chiara Frugoni si definisce atea. Visti i titoli delle sue opere ve lo sareste immaginato? […]