Archeologia Viva n. 171 – maggio/giugno 2015
pp. 62-67
di Fabrizio Benente ed Enrico Cipollina
Il più famoso e discusso degli ordini cavallereschi fortificò le terre conquistate dai crociati con una serie di castelli che costituiscono un’imprescindibile chiave di lettura per la comprensione dell’intera vicenda dei regni latini in Oriente
Per molti la parola Templari è sinonimo di mistero e leggenda, soprattutto grazie alla spettacolarizzazione di programmi televisivi e di tanta bibliografia pseudoscientifica
Il tema delle persecuzioni cui furono sottoposti i cavalieri dopo il 1307 e la decisione papale di soppressione dell’ordine (1312) hanno prodotto una letteratura molto ampia. Una scoperta relativamente recente, la cosiddetta Pergamena di Chinon, sembrerebbe dimostrare l’intenzione di papa Clemente V di sospendere l’ordine e assolverne i capi dall’accusa di eresia.
L’argomento del “processo” – o, piuttosto, dei “processi” – ai Templari è di certo accattivante e meriterebbe una trattazione autonoma. In questo articolo si è preferito affrontare il tema della vita dell’ordine in Oriente, guardando alla sua grandezza e alle testimonianze del suo potere, come, ad esempio, le poderose fortezze che il Tempio edificò in Terra Santa, alla difesa della quale si erano votati i cavalieri. […]