La prima volta di “tourismA”: in diecimila al grande appuntamento Insieme per l'archeologia

La prima volta di “tourismA”: in diecimila al grande appuntamento

Archeologia Viva n. 171 – maggio/giugno 2015
pp. 4-9

di Piero Pruneti

Per tre giorni Firenze è diventata la capitale della memoria grazie al Salone Internazionale dell’Archeologia ideato e organizzato dalla nostra rivista: e ora a tutta forza verso “tourismA 2016″…

La prima edizione del Salone Internazionale dell’Archeologia “tourismA” (“A” come archeologia), dal 20 al 22 febbraio scorso, è stata un’esperienza indimenticabile per tutti: organizzatori, relatori, espositori e, soprattutto, la travolgente marea del pubblico.

Le cifre sono queste: quattordici convegni, fra cui l’XI Incontro Nazionale di Archeologia Viva, centodiciotto relatori, quarantasette espositori, e poi quei diecimila visitatori nei tre giorni che hanno affollato ogni angolo del Palacongressi di Firenze.

Il tutto come esito “naturale” dei non trascurabili trentaquattro anni di vita di Archeologia Viva, la prima grande rivista italiana dedicata alla divulgazione delle discipline archeologiche e storiche, che in questa straordinaria esperienza fiorentina ha messo a frutto tutta la sua esperienza.

Se mi chiedete come sia stato possibile, non so rispondervi: “tourismA” è stato organizzato con le sole forze della nostra rivista (pur sostenuta da una struttura seria e affidabile com’è quella di casa Giunti) e senza quei sostegni finanziari – quasi sempre caricati sulle spalle dei contribuenti – che rendono possibile la maggior parte delle manifestazioni dedicate ai beni culturali.

Quindi non so dire dove stia il segreto di questo primo indiscutibile e direi inatteso successo. Posso solo dire che la prossima edizione di “tourismA”, sempre a Firenze dal 19 al 21 febbraio 2016, sarà ancora più ricca di iniziative e proposte per quanti hanno a cuore la conoscenza e il destino del nostro patrimonio di civiltà.

L’archeologia fra ricerca e promozione

I temi affrontati a “tourismA 2015” hanno spaziato dall’attività delle missioni archeologiche italiane all’estero – con una particolare attenzione alle tante aree di crisi – all’insegnamento della storia dell’arte (cardine della formazione culturale dei nostri giovani nel paese più ricco al mondo di beni culturali), dalle reali prospettive per il salvataggio di Pompei (sempre in prima linea per allarmi e allarmismi che toccano le nostre aree archeologiche) al tema molto significativo e tutto europeo della restituzione dei Marmi del Partenone, dallo studio dei paesaggi antichi (fondamentale per riprogettare uno sviluppo “sostenibile” dei territori) alla possibilità per i portatori di handicap di muoversi nelle aree archeologiche, dall’antico commercio dell’ambra fra Adriatico e Tirreno alle aspettative – e ai problemi – che arrivano dal turismo globale e, infine, all’attività archeologica dell’Università di Firenze e della Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, schierate al gran completo con i loro esperti di settore.

E poi i “padroni di casa”, gli Etruschi, ai quali è stata dedicata la serata inaugurale in Palazzo Vecchio e la stessa entrata del Palazzo dei Congressi, dove i visitatori di “tourismA” erano accolti da una perfetta riproduzione in bronzo della superba Minerva d’Arezzo. Un fiume di persone ha visitato il grande plastico di Florentia romana, per l’occasione reso leggibile con un’efficace regia di descrizioni, suoni e luci, e ha affollato gli spazi dell’archeologia sperimentale.

Un lungo elenco di protagonisti

Indimenticabile è stato il momento, nell’ambito del convegno “Save Art”, della consegna a Paolo Matthiae, lo scopritore di Ebla mezzo secolo fa, del “Premio Archeologia Viva per la salvaguardia del patrimonio culturale”, mai così attuale come in questo momento di distruzioni nell’area siriana e mesopotamica. Arguto e graffiante come al solito l’intervento di Philippe Daverio, affollatissimo l’auditorium per Alberto Angela (inseguito dai fans fino all’ultimo treno per Roma), riflessiva e colta la relazione sulle “sette meraviglie” di Valerio Massimo Manfredi (testimonial di “tourismA 2015”).

Simpatico il momento in cui al sassofonista Stefano Cocco Cantini gli amici del Gruppo archeologico di Dicomano hanno donato due pezzi di legno di bosso stagionato di quarant’anni per le sue ricostruzioni degli antichi strumenti a fiato.

Dovremmo citare ora i tanti archeologi, storici e antropologi che sono intervenuti a “tourismA”, ma sarebbe una troppo lunga ripetizione dei programmi già pubblicati… Per questo ricorderò solo, fra tanti, il decano della manifestazione, un grande studioso e maestro, Giovannangelo Camporeale, protagonista di una indimenticabile lectio sugli Etruschi. Lascio alle immagini del bravo Valerio Ricciardi il compito di raccontare cosa è stato davvero “tourismA 2015”.

Piero Pruneti

Info: 055.5062302 info@tourisma.it www.tourisma.it

Il Salone Internazionale dell’Archeologia “tourismA 2015” è stato organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore) con il patrocinio di Ministero per gli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Comune di Firenze – Musei Civici Fiorentini, in collaborazione con Firenze Fiera, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Università di Firenze, Università di Siena, Associazione Culturale Prisma, Fondazione Ravennantica, Fondazione Aquileia, Parco Valle dei Templi di Agrigento. Un ringraziamento a Giunti T.V.P. per avare realizzato “Save Art” nell’ambito di “tourismA”, alla Fonderia Artistica Marinelli e alla Fondazione Palazzo Strozzi per l’esposizione della copia della Minerva d’Arezzo, ad Alfio Tomaselli per il laboratorio di archeologia sperimentale, a Ettore Pizzuti per il laboratorio di tessitura, a Gianluca Baronchelli per la mostra “Grand tour(ism)”, alla società Arbor Sapietiae per il bookshop, a izi.TRAVEL per avere reso possibile l’esposizione del plastico di Florentia, ai coordinatori dei vari convegni: Angela Cattaneo e Claudio Pescio, Massimo De Benetti, Ettore Janulardo, Laura Longo, Luigi Malnati, Fabio Martini, Serena Massa, Ginevra Niccolucci, Andrea Pessina, Simona Rafanelli, Elena Rodriguez, Lucia Sarti, Nicoletta Volante, Giuliano Volpe. Un ringraziamento particolare ad Andrea Natali (regia), Valerio Ricciardi (fotografia), Rosario Mantero (riprese e montaggi video), Giulia Pruneti (ufficio stampa), Enrico Cotza (progetti di allestimento), Andrea Misuri (sicurezza) e a tutto lo staff di Archeologia Viva che ha operato al massimo della professionalità sotto il coordinamento di Giuditta Pruneti (segreteria generale) e Luigi Forciniti (responsabile tecnico). P.P.