Aquileia: Domus e Palazzo Episcopale Fra romanità e cristianesimo

Aquileia: Domus e Palazzo Episcopale

Archeologia Viva n. 190 – luglio/agosto 2018
pp. 46-55

di Cristiano Tiussi

All’ombra del millenario campanile del patriarca Poppone e a due passi dal magnifico complesso basilicale un nuovo spazio espositivo custodisce le memorie della potente città altoadriatica

eccezionalmente conservate da strati archeologici che narrano il passaggio dal mondo romano classico all’affermazione della nuova religione dell’Impero

È l’ultima realizzazione della Fondazione Aquileia, ente fondato nel 2008 da MiBACT, Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine e Comune di Aquileia, con la successiva partecipazione dell’Arcidiocesi di Gorizia, che dunque proprio quest’anno ha compiuto il primo decennio di vita e che ora, grazie al rinnovo dell’accordo tra Ministero e Regione, si appresta ad affrontare le sfide della valorizzazione del sito UNESCO di Aquileia per i prossimi due lustri. I

l nuovo contenitore chiamato “Domus e Palazzo Episcopale” conserva i resti di ben tre livelli sovrapposti di età romana, emersi nel corso degli scavi che qui si sono susseguiti in vista della valorizzazione del sito. L’area è indubbiamente nevralgica, nell’ambito della città moderna, come nel contesto del centro antico, in particolare dopo che la costruzione del primo complesso basilicale da parte del vescovo Teodoro, negli anni subito successivi all’editto di Costantino (313), e il suo radicale ampliamento a partire dalla metà del IV secolo (Basilica post-teodoriana) ne fecero uno dei principali poli di aggregazione urbana, assieme al foro.

È il periodo in cui Aquileia acquistò una nuova centralità nell’ambito della riorganizzazione amministrativa, strategica e militare dell’Impero voluta da Diocleziano (284-305). Assieme alla nuova capitale Mediolanum (Milano), il centro altoadriatico conobbe un’imponente trasformazione urbanistica, che si concretizzò nello sviluppo di un nuovo intero quartiere, con il circo, la residenza imperiale e la zecca, nella realizzazione di una più ampia cinta muraria e nella costruzione di un complesso termale a opera di Costantino (306-337). […]