Mahekodo-theri. Riflessi e messaggi di lontana Umanità Testimoni del tempo

Archeologia Viva n. 199 – gennaio/febbraio 2020
pp. 64-69

di Angelo Castiglioni   

«Gli alberi sostengono il cielo.
Se vengono tagliati il firmamento cadrà sulla terra».

(Da un racconto mitico degli Indios)

Ecco un altro momento di “preistoria vivente” vissuto da due grandi esploratori della nostra epoca nelle profondità dell’Amazzonia venezuelana: oltre che al ricordo del fratello Alfredo questa testimonianza di Angelo Castiglioni è dedicata a quanti lavorano e lottano per la sopravvivenza della più vasta area verde del pianeta.

Era il 1974 – un’epoca distante anni luce se si considerano le sconvolgenti trasformazioni globali che stiamo vivendo – quando Alfredo e Angelo vennero in contatto con i Mahekodo-theri, uno dei molteplici gruppi residenziali Yanomami sopravvissuti con la loro cultura arcaica nella regione dell’Alto Rio Orinoco… Ringraziamo ancora una volta Angelo Castiglioni – e il figlio Marco che lo aiuta nella grande opera di organizzazione della memoria – per la scelta di pubblicare su Archeologia Viva i materiali dell’immenso archivio accumulato in oltre mezzo secolo di ricerche.
Piero Pruneti


Partiti da Caracas su un piccolo aereo postale, sbarcammo a Puerto Ayacucho, capitale dello stato venezuelano di Amazonas. Da lì, navigando l’Orinoco su un bonghito, dopo diversi giorni di fiume raggiungemmo i Mahekodo-theri.

Era con noi un giovane indio che conosceva un po’ dell’idioma Yanomami. Entrammo così in un mondo verde. Anche l’acqua era verde per l’imponente vegetazione circostante. Tuttavia non mancavano le avvisaglie di un tragico futuro, insieme ai segni di una spietata aggressione alla foresta e al suo ecosistema. […]