Centuripe. C’era una volta in Sicilia… Siculi e Romani

Archeologia Viva n. 226 – luglio/agosto 2024
pp. 10-21

di Giacomo Biondi; scheda di Giuseppe D’Urso

Nata sicula divenuta greca e poi splendidamente romana la città affacciata sull’Etna è definita da Cicerone come la più grande e ricca dell’isola

Con la sua singolare forma a stella marina ha una storia molto originale da raccontare nonostante le distruzioni e i saccheggi che ha dovuto subire nel corso dei secoli

Centuripe – con quella sua inconfondibile e curiosa pianta a stella marina assunta nella ricostruzione di età moderna sul sito dell’antica Kentóripa/Centuripae – occupa una catena di monti lungo il margine nord-occidentale della Piana di Catania.

Queste alture, ultime propaggini degli Erei (Heraei montes in latino), a cavallo dei fertili altipiani dell’Ennese e delle vallate fluviali del Simeto e del suo affluente Dittaino, sono i rilievi più elevati (oltre 700 m) e meglio difendibili lungo la via tra la costa catanese e la Sicilia centrale: nel primo tratto, cioè, dell’antico percorso tra le attuali Catania (Catina) sullo Jonio e Termini Imerese (Thermae Himerae) sul Tirreno. 

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