24 marzo 2025
Una vasta necropoli, estesa per oltre 150 mq, riemerge nell’antica Liternum, a poca distanza dal Foro e dall’Anfiteatro della colonia romana, nel comune di Giugliano in Campania (Na).
Sepolture decorate
Tra le testimonianze messe in luce: due recinti funerari, che recano ancora in posto estesi lacerti di d’intonaco di rivestimento di colore bianco, con una fase di decorazione più recente in rosso, separati da uno spazio chiuso, e un pozzo in muratura molto profondo, presente verosimilmente per ragioni cultuali.
Recinto con resti di intonaco
Anche un mausoleo
Uno dei recinti conserva al centro un mausoleo quadrangolare in opera reticolata di cubilia in tufo grigio, rasato in superficie, con nicchie intonacate lungo i lati per ospitare urne cinerarie.
Il mausoleo dall’alto
Varie tipologie tombali
Disposte tutt’intono ai setti murari, sono state attualmente individuate una ventina di tombe della tipologia a cappuccina, a enchystrismòs e a cassa di tegole con copertura in muratura assai ben costruita.
Tombe a enchystrismòs
Tombe a cappuccina
Senza soluzione di continuità
Queste ultime scoperte dimostrano una continuità d’uso dell’area che si estende dalla fine del I sec. a.C. fino alla media età imperiale (II-III sec. d.C.). Alcuni oggetti di corredo (monete, lucerne e piccoli vasi) raccolti nelle sepolture, offrono preziose informazioni sulla vita quotidiana, le pratiche rituali e le dinamiche sociali delle comunità che hanno abitato il sito.
Una lucerna
In memoria di… un gladiatore
Tra i ritrovamenti più rilevanti spiccano diverse iscrizioni funerarie in marmo, alcune delle quali integre, tra cui se ne segnala una che reca l’epitaffio di un gladiatore, documento prezioso per la comprensione del ruolo e della memoria di questi combattenti nella società romana.
Scoperte utilissime
Dichiara il Soprintendente Mariano Nuzzo: «il territorio di Giugliano sta vivendo un momento particolarmente fecondo dal punto di vista della ricerca archeologica, prima con la scoperta della Tomba del Cerbero e ora con questa necropoli che, grazie anche all’ottimo stato di conservazione delle strutture murarie e delle sepolture, aggiunge un tassello importante alle nostre conoscenze relative alla vicenda insediativa della colonia di Liternum e costituisce un’opportunità unica per approfondire lo studio della civiltà antica, e del contesto storico e culturale dell’epoca».
Nuove ipotesi sul paesaggio antico
L’importanza che queste indagini rivestono è strettamente legata alla migliore comprensione della fisionomia del paesaggio antico e del perimetro urbano della colonia, di cui ancora molto poco si conosce, inducendoci a proporre nuove ipotesi anche rispetto al tracciato dell’antica Via Domitiana, ai lati della quale si dovevano collocare tali sepolture.
Lo scavo, attualmente in corso, si svolge sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo responsabile del territorio, Simona Formola, in una zona già sottoposta a tutela da vincolo ministeriale diretto.