Archeologia Viva n. 231 – maggio/giugno 2025
p. 80
di Giuliano Volpe
Chiamatela pure “archeomarketing” la valorizzazione commerciale di antichi siti attraverso prodotti vinicoli e alimentari ispirati alla storia del luogo
La ricerca archeologica si è spesso occupata delle produzioni agrarie del passato e in particolare del vino, uno dei prodotti più caratteristici delle civiltà mediterranee. Elemento essenziale dei riti del convivio, il vino aveva un legame indissolubile con una divinità molto amata dell’olimpo pagano, Dioniso, ma anche un ruolo fondamentale nel cristianesimo, tanto da trasformarsi nel sangue di Cristo.
Oggi il legame tra vino e archeologia è, però, anche di altro tipo, grazie a un’alleanza che sta mostrando interessanti prospettive. Molte cantine hanno deciso di associare i propri vini a siti archeologici, in un legame che attribuisce al vino spessore storico e favorisce, al tempo stesso, la promozione del sito.