Accompagna il viaggio: Angela Maria Ferroni archeologa presso il Ministero per i beni e le attività culturali e coordinatrice del riconoscimento Unesco della Via Appia
PARTENZA GARANTITA
Programma
1° giorno
ROMA – TERRACINA
Ritrovo del gruppo a Roma Termini.
Alle ore 12 partenza in bus per la visita del Sepolcro degli Scipioni, sul tratto urbano della via Appia Antica, all’interno delle Mura Aureliane. La sua costruzione, che risale ai primi decenni del III sec. a.C., si deve al capostipite della famiglia degli Scipioni, Lucio Cornelio Scipione Barbato, console nel 298 a.C., il cui sarcofago è elegantemente decorato. Una ricca serie di iscrizioni testimonia la lunga storia del sepolcro e degli Scipioni, che rivestirono le più alte cariche politiche e militari. Tra loro si annoverano Scipione Africano Maggiore, vincitore su Annibale nella seconda guerra punica, e Scipione Emiliano, che concluse trionfalmente la terza guerra punica con la distruzione di Cartagine. Segue la Porta di San Sebastiano: quando, nel III sec. d.C., vennero costruite le Mura Aureliane, fu aperta una porta in corrispondenza del passaggio della Via Appia, circa un miglio a sud dell’ormai distrutta Porta Capena. Originariamente chiamata Appia, nel Medioevo la porta prese il nome di San Sebastiano, poiché costituiva l’accesso per raggiungere le catacombe del martire.
Chiude la giornata la visita di Villa dei Quintili, il più grande complesso residenziale della periferia di Roma. Oltre il giardino si trova il nucleo principale della Villa, che si sviluppa sulla collina con una serie di cortili e vani di rappresentanza, un grande impianto termale e gli ambienti della residenza privata affacciati sulla vallata circostante. Le recenti indagini, promosse dal Parco archeologico dell’Appia Antica, hanno messo in evidenza una serie di monumentali edifici annessi alla villa e dedicati all’intrattenimento tra cui un teatro e un circo per le corse dei cavalli. Sorprendente il rinvenimento lungo il limite settentrionale di quest’ultimo di una cantina per la produzione del vino e un’enoteca. Proseguimento per Terracina, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
2° giorno
TERRACINA
Partenza per la visita all’area archeologica dell’antica città di Norba: la sua nascita si fa risalire al VII sec. a.C. Nel 491 a.C. Norba divenne colonia romana e Tito Livio ci racconta, molti secoli dopo, che Norba fu eretta sui monti perché doveva servire da fortino, per contrastare durante quel periodo l’avanzata dei Volsci. Appiano, storico della prima metà del II sec. d.C., ne descrive invece la tragica fine nell’81 a.C. quando, durante le guerre civili tra Mario e Silla, schieratasi apertamente dalla parte di Mario, dovette alla fine capitolare, come ultima roccaforte. Si racconta che in questa circostanza gli abitanti di Norba, pur di non cadere in mano al nemico, preferirono dar fuoco alla città e uccidersi l’un l’altro. Arrivando al Parco ci troviamo di fronte a un impianto urbanistico molto interessante, in cui spiccano per importanza due balze convenzionalmente chiamate Acropoli Maggiore e Acropoli Minore.
Sull’acropoli maggiore sorgeva un tempio dedicato a Diana, dea della caccia, di cui ancora è possibile ammirare il perimetro e il basamento, così come ciò che rimane del Tempio di Giunone Licina, nella parte sud della città. Quasi al centro della via era il monumentale complesso termale, di cui resta ancora visibile il perimetro dei diversi ambienti. Anche la zona del foro è identificabile nel perimetro ma non nei resti dell’architettura originaria. Dalle strade principali, di cui ancora risulta visibile il lastricato, si arriva nei settori residenziali della città che ospitano 12 domus rimesse in luce.
Pranzo al ristorante e rientro a Terracina per visitare parte della “città alta”: l’antico Foro Emiliano, centro cittadino dell’epoca romana conservatosi nei secoli, era attraversato dalla Via Appia, di cui sono stati ripristinati il lastricato, il marciapiede e il canale di scolo. Qui si trovavano gli edifici pubblici più importanti, come la basilica, la curia, l’erario e il teatro; quest’ultimo fu costruito durante il dominio di Lucio Cornelio Silla (I sec. a.C.); era capace di ospitare oltre 4 mila persone. Pernottamento.
3° giorno
TERRACINA – CASERTA
Partenza per una passeggiata lungo le Gole di Itri, nella Valle di Sant’Andrea, dove si trova uno dei tratti più suggestivi e meglio conservati dell’Antica Appia lungo la Via Francigena del Sud. L’eccellente stato di conservazione di questo tratto dell’antico percorso romano, rende quest’area un museo a cielo aperto della tecnica stradale romana. Il lato a valle dell’itinerario era terrazzato con imponenti mura e si può ancora osservare ciò che rimane delle costruzioni di difesa dai briganti e dei posti di blocco borbonici. All’incirca a metà del percorso la via è dominata dal Forte di S. Andrea, edificato sui resti di un antico tempio dedicato ad Apollo e di cui sono a oggi visibili le cisterne a volta all’interno dei terrazzamenti. In età tardo-antica sui ruderi del tempio fu eretta una cappella votata a S. Andrea Apostolo, da cui prende il nome il Forte e la valle.
Successivamente visita al parco archeologico di Minturno. La colonia romana di Minturnae sorse nel 296 a.C. su un sito già noto per la sua posizione strategica lungo il fiume Garigliano e per la sua vicinanza al mare. L’assetto urbanistico attuale deriva dal susseguirsi di ristrutturazioni dovute all’arricchimento della colonia, divenuta sempre più importante sia dal punto di vista militare che commerciale. Dal 2024 il parco è sito Unesco.
Sistemazione e pernottamento in hotel a Caserta.
4° giorno
CASERTA – BENEVENTO
Partenza in direzione di Santa Maria Capua Vetere, con visita all’Anfiteatro Campano e al Museo. L’Anfiteatro, verosimilmente il primo del mondo romano, è secondo, per dimensioni, solo al Colosseo. Fu sede della prima e rinomata scuola di gladiatori. Costruito dopo la battaglia di Azio, intorno al I sec. a.C., fu restaurato poi da Adriano nel 119 d.C., il quale fece aggiungere statue e colonne; l’imperatore Antonino Pio lo inaugurò nel 155 d.C.
Proseguimento per Benevento e sistemazione in hotel. Pernottamento.
5° giorno
BENEVENTO – VENOSA
A Benevento visita dell’Arco di Traiano e del Teatro. L’arco celebrativo è dedicato all’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi. Il monumento, giuntoci sostanzialmente integro, compresi i numerosi rilievi scultorei che ne decorano le superfici, risulta essere l’arco trionfale romano con rilievi meglio conservato. Il Teatro, databile tra la fine del I e gli inizi del II sec. d.C., sorge nella zona occidentale della città antica. Non è chiaro quando il monumento perse la sua funzione di struttura adibita agli spettacoli teatrali: le indagini archeologiche condotte negli ultimi anni hanno chiarito che il teatro rimase fuori dalla cinta muraria edificata nel IV sec. d.C., a testimonianza del restringimento del perimetro di Beneventum nella tarda antichità. Forse è a partire da questo periodo, e per tutto il medioevo, che il complesso monumentale è stato invaso da abitazioni private e spogliato degli elementi lapidei, riutilizzati per altre costruzioni.
Proseguimento per Venosa con visita dell’area archeologica e del museo: l’area archeologica racchiude i resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a.C.) dal periodo repubblicano all’età medievale. Sono presenti grandi complessi pubblici, quale l’impianto termale realizzato nel I sec. d.C. e ristrutturato fino al III sec. d.C., i quartieri abitativi, tra cui una domus con mosaici, un isolato delimitato da due assi viari basolati. Fondale maestoso del percorso è l’Abbazia della Santissima Trinità, integralmente restaurata rendendo leggibili le diverse fasi costruttive: dalla domus romana imperiale al complesso episcopale paleocristiano, all’impianto abbaziale benedettino risalente all’epoca normanna. Sistemazione in hotel a Venosa. Pernottamento.
6° giorno
VENOSA – BRINDISI
Partenza alla volta del Parco archeologico e del Museo di Egnazia che sorge all’esterno delle mura di cinta dell’antica Gnathia, nell’area della necropoli messapica, nei pressi dell’odierna Fasano. L’allestimento ripercorre i trenta secoli di storia dell’importante insediamento, dell’età del Bronzo al Medioevo. Nel parco archeologico di Egnazia è possibile ammirare monumenti e abitazioni appartenenti alla fase romana e tardo antica come la poderosa cinta difensiva Appena fuori dalle mura invece si trova la necropoli messapica con tombe a fossa, e a camera, alcune delle quali decorate con raffinati affreschi.
Nel pomeriggio si visita la Cripta di San Biagio, nel territorio di San Vito dei Normanni, che si trova al centro di un insediamento rupestre risalente al XII secolo. Siamo davanti a uno dei pochi esempi di chiesa rupestre decorata con scene cristologiche: il ciclo di affreschi in stile bizantino, rappresenta un unicum in Puglia per la bellezza e lo stato di conservazione delle immagini.
Proseguimento per Brindisi. Presso il porto della città sono situate le Colonne romane: si tratta di due colonne gemelle, e come tali furono raffigurate già dal XIV secolo come emblema della città. A seguito del crollo di una delle due colonne nel 1528, il monumento si è ridotto a una sola colonna, l’altra, non venne mai recuperata e rimase in terra per secoli. Attualmente la colonna superstite è stata totalmente restaurata, mentre ciò che rimane dell’altra, è una copia del capitello. L’originale si trova presso la suggestiva “Sala della Colonna” presso Palazzo Granafei Nervegna, nel cuore del centro storico: il palazzo fu costruito nella seconda metà del Cinquecento dalla famiglia Granafei, originaria di Costantinopoli e venduto nel 1862 ai fratelli Nervegna. Nel 1930 il Comune lo rilevò adibendolo l’anno successivo a sede del Tribunale, rimasto in funzione fino al 1976. Tuttora, una parte è destinata a uffici municipali.
Sistemazione in hotel, pernottamento.
7° giorno
BRINDISI – ROMA
Partenza per Roma e arrivo alla stazione di Termini nel tardo pomeriggio.
N.B. Per ragioni operative le visite e le escursioni possono essere modificate nell’ordine di esecuzione, non nel contenuto. Aperture e orari dei monumenti possono essere soggetti a variazioni improvvise, in base a decisioni delle autorità locali.
Quote individuali di partecipazione in camera doppia:
- Minimo 25 partecipanti: € 1.630
- Minimo 20 partecipanti: € 1.780
- Supplemento camera singola (solo 2 disponibili): € 180
- Spese gestione pratica: € 30
La quota comprende:
- bus GT per tutta la durata del tour, da Roma Termini a Roma Termini
- sistemazioni in hotel 3 stelle (2 stelle a Venosa)
- assistenza culturale di un archeologo
- trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno
- ingressi come da programma
- assicurazione medico-bagaglio-annullamento
La quota non comprende:
bevande ai pasti, mance e facchinaggio, tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.
Partecipanti: minimo 20 persone
Chiusura prenotazioni: a esaurimento posti
Informazioni e prenotazioni
Agenzia Viaggi Rallo
Via E. Toti 9 – 30173 Mestre (Ve)
041.980860
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Scheda tecnica e condizioni assicurative sul sito www.agenziarallo.it