Necropoli di San Giuliano: scoperta una tomba inviolata

1 luglio 2025


Un evento collettivo in cui il passato riaffiora nel presente. La necropoli etrusca di Caiolo, all’interno dell’area archeologica di San Giuliano (VT), restituisce una nuova grande sorpresa. Nell’ambito degli scavi concessi dal Ministero della cultura alla Baylor University of Texas è stato scoperto un tumulo eccezionalmente ancora intatto, databile all’epoca orientalizzante recente (fine VII sec. a.C.).

Tutto com’era …

Rimossa la lastra che sigillava la camera, sono stati subito visibili numerosi vasi, alcuni in ceramica fine dipinta (etrusco-geometrica), come quelli in prossimità dell’accesso, deposti secondo una precisa azione rituale, eseguita prima della chiusura della tomba. Sul letto di sinistra si notano ancora in situ un bacile e diversi elementi di ornamento di bronzo per il defunto.

Una necropoli ricchissima 

La Necropoli di Caiolo, che prende il nome dal Colle di Caiolo a Barbarano Romano dove è ubicata, non è nuova a questo tipo si scoperte. In passato fu la volta della Tomba della Regina, della Tomba della Salamandra, di quella del Cervo (da un’incisione sulle pareti delle scale che conducono alla sommità), della Tomba dei Letti (con quattro letti funebri, due per adulti e due per i bambini) e quella della Cuccumella.

Patrimonio sottratto ai tombaroli

«Questa volta, il fatto di essere davanti a una sepoltura inviolata – spiega funzionaria archeologa Barbara Barbaro – oltre allo stupore e alla commozione, ci rende felici per aver sottratto materiale a chi lo vorrebbe illegalmente per pochi. Un patrimonio che racconterà invece una bellissima storia per tutti!».

Un fermo immagine preziosissimo

«La necropoli di San Giuliano – conclude la Barbaro –  conta più di 500 tombe attorno all’insediamento, di cui la maggior parte è stata colpita dai clandestini in passato o in tempi più recenti. Un contesto integro come questo non è centrale solo ai fini della tutela, ma anche perché ci restituisce uno spaccato completo di vita attraverso il rituale della morte».

L’importante scoperta è il risultato della sinergia tra il Ministero che ha concesso gli scavi alla Baylor University, insieme alla Soprintendenza, al Parco Marturanum, Forze dell’Ordine.