Gli arsenali del faraone Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 233 – settembre/ottobre 2025
pp. 6-11

di Alberto Maria Pollastrini

La fase della lunga storia dell’Egitto che va sotto il nome di Nuovo Regno fu un periodo di intensa attività militare

Ecco alcune considerazioni e valutazioni sulle fabbriche di armi e gli arsenali per l’equipaggiamento di eserciti imponenti

Non è semplice quantificare il numero di uomini che l’amministrazione egiziana del Nuovo Regno (1539-1077 a.C.) era in grado di mobilitare a sostegno di quello che alcuni studiosi non hanno esitato a definire un vero e proprio progetto imperialistico.

Le testimonianze al riguardo sono avare di particolari. Una stele scolpita nello Uadi Hammamat (la lunga valle della carovaniera fra Nilo e mar Rosso) durante il terzo anno di regno di Ramses IV (XX din., 1156-1150 a.C.) rimane a oggi la base delle nostre conoscenze sull’organizzazione dell’esercito egiziano.

Essa ricorda la spedizione che il dignitario Ramses-nakhet (nome proprio di un ufficiale che portava il titolo di “Direttore dei lavori”, traducibile come ‘Ramses è vittorioso’) guidò nel Deserto orientale egiziano per reperire pietre da costruzione. Secondo il testo della stele, Ramses-nakhet aveva a disposizione una scorta di 5000 uomini di fanteria, 25 carri da guerra e altre decine di ausiliari e uomini dell’amministrazione militare.

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