Il guardiano degli inferi. La Tomba del Cerbero a Liternum Mondo romano

Archeologia Viva n. 234 – novembre/dicembre 2025
pp. 6-16

di Mariano Nuzzo e Simona Formola

In Campania è tornata in luce una monumentale sepoltura chiamata subito Tomba del Cerbero per la rappresentazione del cane infernale a tre teste posto a guardia proprio al centro della parete d’ingresso della camera funeraria

La sensazionale scoperta è avvenuta a Giugliano (Na), nel territorio dell’antica Liternum, durante indagini di archeologia preventiva in una vasta area agricola fino a quel momento inesplorata, dove passerà una conduttura dell’acqua.

Quando ormai si poteva considerare conclusa la campagna di ricerche, che aveva restituito parte di una modesta necropoli con tombe in fossa terragna, ecco che emerge dalle sabbie del tempo – oltre duemila anni – la fronte monumentale di un sepolcro gentilizio ipogeo realizzato tra fine II e inizi I sec. a.C. in blocchi di tufo, accessibile tramite una gradinata scavata direttamente nel terreno di natura eruttiva, e costituito da un unico ambiente.

L’ingresso era sigillato da un blocco di tufo, a protezione della camera interna, coperta da una volta a botte. All’interno si trovava il corredo funerario ancora intatto, ma, soprattutto, le pareti presentavano affreschi molto ben conservati, e letti funebri (klìnai) in muratura, anch’essi decorati e disposti a formare una sorta di triclinio ovvero una sala da convivio.

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(Foto di Alfio Giannotti)