Archeologia Viva n. 136 – luglio/agosto 2009
pp. 50-55
di Marco Cavalieri e Alessandra Giumlia-Mair
In Toscana sulle strutture in abbandono di una villa romana si insediò un gruppo di valenti artigiani venuti dal nord che ci ha lasciato eccezionali testimonianze tecnologiche
In località Aiano-Torraccia di Chiusi, nel Comune di San Gimignano (Si), l’Università cattolica di Lovanio (UCL, Belgio) sta riportando in luce un complesso residenziale romano nell’ambito del progetto “Regio VII. La val d’Elsa durante l’età romana e la tarda antichità”.
Con gli ultimi interventi si è cominciato a interpretare la natura della villa, situata nella valle del torrente Foci (affluente dell’Elsa, a sua volta immissario di sinistra dell’Arno), un’area strategica di raccordo tra l’entroterra volterrano e il mare.
L’estensione stimata del complesso è di circa un ettaro, mentre la sua natura residenziale, tra III e V sec. d.C., emerge chiaramente dalle parti scoperte, con una sala in origine a pianta esagonale, dotata di sei esedre e inserita in una struttura con muri ad andamento curvilineo – un’ambulatio polilobata, ovvero un ampio deambulatorio – che la racchiudeva. […]