Archeologia Viva n. 129 – maggio/giugno 2008
di Piero Pruneti
Ancora una volta “Ex oriente lux”. Gli scavi in corso a Jiroft – su cui pubblichiamo un ampio reportage del bravo Graziano Tavan, in stretta collaborazione con il direttore delle ricerche Youssef Madjidzadeh – sembrano destabilizzare il quadro delle certezze acquisite per l’archeologia del Vicino e Medio Oriente, spostando più a est rispetto alla regione mesopotamica la nascita e lo sviluppo delle prime civiltà urbane.
Forse la città antica di Jiroft è la mitica Aratta di cui parlano i testi sumerici… I toni del professor Madjidzadeh sono comprensibilmente trionfali. La scoperta è di quelle che fanno storia. E anche se Jiroft non fosse Aratta, la sua civiltà fu ugualmente splendida e precoce. Fa anche piacere che l’Italia partecipi alle ricerche con una delegazione coordinata da Massimo Vidale.
È evidente però che la messe di dati che ci arriva da Jiroft, in un futuro che si auspica ravvicinato, dovrà essere presentata e sottoposta al confronto di un convegno internazionale, dove le nuove scoperte possano essere discusse e condivise dagli esperti del settore. Affermazioni come quelle rilasciate da Madjidzadeh sulla nascita delle prime città, della prima scrittura, dei primi “edifici a gradoni”… – che non sono temi da poco – non saranno facilmente digerite dagli archeologi “mesopotamici”, se non in presenza di una documentazione di scavo convincente e che abbia alla base una impostazione delle indagini attendibile.
Finora gli iraniani si sono mossi bene, internazionalizzando le ricerche sul campo con la partecipazione di missioni di scavo da paesi di ottima tradizione archeologica. Lo stesso dovrà avvenire per la pubblicazione dei dati.
Non c’è dubbio, infatti, che la civiltà di Jiroft (Aratta?) riguardi l’intera comunità mondiale e che il suo studio debba essere gestito con il massimno di apertura e trasparenza. Le scoperte nel sudest dell’Iran sono strabilianti, ma non sarà una passeggiata riscrivere diverse pagine dei libri di storia.
Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”