Il tocco di Mida nel Regno di Cibele Fra Oriente e Occidente

Il tocco di Mida nel Regno di Cibele

Archeologia Viva n. 103 – gennaio/febbraio 2004
pp. 18-30

di Attilio Mastrocinque

Da sempre il nome del re frigio che trasformava tutto in oro è sinonimo di favolosa ricchezza e questo non ha giovato al corretto inquadramento storico

Nella realtà il potente regno anatolico di Frigia ricoprì un ruolo di mediazione fra il Vicino Oriente e i Greci ai quali trasmise il culto di una delle massime divinità del mondo antico: quello della grande madre Cibele

La leggenda di questo ricchissimo re di Frigia risale alla mitologia greca. La sua storia emerge invece da documenti assiri, dove si parla appunto dei rapporti tra la Frigia e l’Assiria. Nulla sappiamo di sicuro sui suoi rapporti con i Greci. Il popolo indoeuropeo de i Frigî giunse in Asia Minore nel XII sec. a.C. dalla Penisola Balcanica, in particolare dalla Tracia, terra con la quale i Frigî mantennero contatti anche in seguito.

L’arrivo in Anatolia coincide con la fine del regno degli Ittiti, nel cui centro, compresa la capitale Hattusa (attuale Bogazköy), i Frigî si stanziarono, come pure si stanziarono a Troia. Nei testi assiri si comincia a parlare dei Frigî, detti Mushki, a partire da circa il 1100 a.C. Prima del re Gordio e soprattutto di suo figlio Mida, non pare tuttavia che esistesse un forte regno frigio unitario, che sembra realizzarsi solo nella seconda metà dell’VIII sec. a.C.

Le scoperte archeologiche a Gordion, Pazarlı, Bogazköy e, recentemente, Elmalı, in Licia, hanno chiarito sempre meglio come la civiltà e l’arte della Frigia avessero avuto una funzione di collegamento fra il mondo greco e quello assiro.

L’epoca (VIII-VII sec. a.C.) era quella in cui l’arte greca recepiva molteplici influssi stilistici orientali, direttamente e attraverso la mediazione dei Fenici della costa siropalestinese, dei Frigî e, poi, dei Lidî che subentrarono a questi ultimi nella regione anatolica. D’altronde le somiglianze fra motivi stilistici frigi e greci hanno fatto pensare che l’arte frigia abbia svolto un ruolo determinante nello sviluppo dell’arte greca arcaica, mentre altre volte si è pensato a un processo inverso. […]