Gentes et principes: borghesi e sovrani nell’Abruzzo antico Messaggi sociali per immagini

Archeologia Viva n. 51 – maggio/giugno 1995
pp. 34-41

di Giulio Firpo e Maria Teresa Piccioli

Il volto della classe dirigente abruzzese in età romana si materializza nell’interessante mostra allestita al Museo archeologico nazionale di Chieti
Vi troviamo riflessa una realtà sociale e politica di provincia strettamente correlata agli irresistibili modelli della capitale

«Gentes et principes» è nata da un’idea di Maria Rita Sanzi Di Mino, soprintendente archeologo per l’Abruzzo, che ha voluto sottoporre all’attenzione del grande pubblico i tre diversi aspetti (pubblico, privato e funerario) della ritrattistica di età romana presente nel territorio abruzzese. Si tratta di opere in parte mai esposte, appartenenti al Museo nazionale di Chieti, ma anche a collezioni private e musei civici (L’Aquila, Teramo, Vasto e altri): una produzione regionale di alto livello qualitativo che ha suscitato l’interesse di insigni studiosi italiani e d’oltralpe. Questi hanno rilevato l’importanza di taluni ritratti abruzzesi per comprendere il processo d’integrazione delle popolazioni italiche, le quali, superata l’epoca conflittuale con Roma, parteciparono attivamente alla vita politica.

È importante ricordare come nel mondo romano le immagini di personaggi ufficiali e privati seguivano norme giuridiche precise, codificatesi nel corso del tempo e definite più esattamente nel I secolo a.C., quando gli antagonismi sociali e politici provocarono una forte esigenza di autorappresentazione. […]