Rivoluzione Augusto. Il principe, il tempo, la città Duemila anni fa...

Rivoluzione Augusto. Il principe, il tempo, la città

Archeologia Viva n. 170 – marzo/aprile 2015
pp. 36-43

a cura di Sergio Rinaldi Tufi

Le celebrazioni per il Bimillenario della morte del primo imperatore romano si concludono con una mostra che mette in rilievo il grande progetto di Augusto per un’opera di governo rifondatrice e universalistica

L’imperatore morì nel 14 d.C.: il Bimillenario è stato celebrato con una serie lunghissima di iniziative, in realtà avviatasi già nel 2013 con “Augusto” alle Scuderie del Quirinale (vedi: AV n. 163), fino alla mostra attuale e conclusiva “Rivoluzione Augusto” a Palazzo Massimo.

Spalmate in questo lungo periodo, le manifestazioni sono state numerose ma discontinue, anche perché non vi è stato un coordinamento centrale. Eppure il tempo di organizzarsi non sarebbe mancato, perché gli anniversari, tanto più i bimillenari, non arrivano a sorpresa…

Colpisce, in particolare, il fatto che si sia in larga misura eluso il tema dell’architettura e dell’urbanistica, fondamentale per quanto riguarda l’età augustea. O meglio, vi è stata a Roma una serie di eccellenti conferenze e visite guidate, ma non si è trovato modo di illustrare, se non in misura assai ridotta, l’impressionante attività svolta da Augusto e dal fido Agrippa nelle province dell’impero.

È un rammarico frutto della deformazione professionale di chi, come il sottoscritto, ha faticosamente compilato un manuale di Archeologia delle province romane? Può darsi.

Ma in qualche modo e in qualche sede sarebbe stato opportuno documentare le decine di città costruite ex novo e gli innumerevoli interventi nei centri che già esistevano.

Per esempio, si sarebbe potuto approfittare dell’occasione per restaurare ed esporre alcuni dei tanti plastici conservati nel Museo della Civiltà Romana, notevolissima struttura didattica che da anni vive un’esistenza travagliata, e che oltretutto è costituita in gran parte da materiali a suo tempo esposti nell’ambito di un’altra grande manifestazione su Augusto, la mostra che nel 1937-38 celebrò il bimillenario della nascita.

Sarebbe stato anche un modo di stabilire un nesso-confronto fra le due ricorrenze. Così non è stato, anche se l’evento di allora e il clima in cui nacque sono stati ricordati in un convegno dell’Istituto Nazionale di Studi Romani. […]